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LETTERATURA NATALIZIA
Molti sono gli autori italiani e stranieri che hanno dedicato celebri scritti alle figure del Natale. Questa sezione del sito raccoglie brani di letteratura le poesie dedicati a questo gioioso evento.
Questa pagina, in continuo aggiornamento, vi offre una panoramica natalizia dai versi di Giovanni Pascoli ai proverbi popolari. Naviga nelle pagine tematiche ed abbandonati alla lettura di un capitolo di Dickens o di una poesia di Rimbaud. Buona lettura.
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Canto di Natale
"Eh...?", rispose il ragazzo, con tutto lo stupore di cui era capace.
"Che giorno è oggi, mio bel figliolo?", chiese Scrooge.
"oggi...", replicò il ragazzo, "ma come? È Natale!"
"È Natale", disse Scrooge a se stesso. "Non l'ho lasciato passare. Gli spiriti hanno fatto tutto in una notte sola. Possono fare qualunque cosa vogliono, naturalmente; naturalmente, possono fare qualunque cosa vogliono!" "Senti, ragazzino."
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Un lieto Natale
Nella grigia luce del mattino di Natale, la prima a svegliarsi fu Jo; rimase delusa nel vedere che non vi erano calze appese al camino ma, ricordandosi della promessa della mamma, cercò sotto il cuscino e ne trasse un libretto rilegato in rosso. Era la bellissima storia della vita del miglior Uomo che fosse vissuto; Jo la conosceva bene e sapeva che non poteva esistere un miglior libro-guida per un pellegrino in cammino.
Con un allegro "Buon Natale" destò Meg e le ricordò di cercare sotto il cuscino. Anch'essa trovò un libro con la copertina verde e con alcune parole di dedica scritte dalla mamma. Questo, rendeva il dono ancor più prezioso.
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La buona novella
Ascoltate la novella
che portiamo a tutto il mondo:
è di tutte la più bella,
è fiorita dal profondo.
Nella stalla, ecco, ora è nato
un dolcissimo bambino.
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La festa di Natale
La storia che vi racconto oggi, non è una di quelle novelle, come se ne raccontano tante, ma è una storia vera, vera, vera. Dovete dunque sapere che la Contessa Maria (una brava donna che io ho conosciuta benissimo, come conosco voi) era rimasta vedova con tre figli: due maschi e una bambina. Il maggiore, di nome Luigino, poteva avere fra gli otto e i nove anni: Alberto, il secondo, ne finiva sette, e l'Ada, la minore di tutti, era entrata appena ne' sei anni, sebbene a occhio ne dimostrasse di più, a causa della sua personcina alta, sottile e veramente aggraziata.