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LETTERATURA NATALIZIA
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Molti sono gli autori italiani e stranieri che hanno dedicato celebri scritti alle figure del Natale. Questa sezione del sito raccoglie brani di letteratura le poesie dedicati a questo gioioso evento.
Questa pagina, in continuo aggiornamento, vi offre una panoramica natalizia dai versi di Giovanni Pascoli ai proverbi popolari. Naviga nelle pagine tematiche ed abbandonati alla lettura di un capitolo di Dickens o di una poesia di Rimbaud. Buona lettura.
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Sogno di Natale
Sentivo da un pezzo sul capo inchinato tra le braccia come l'impressione d'una mano lieve, in atto tra di carezza e di protezione. Ma l'anima mia era lontana, errante pei luoghi veduti fin dalla fanciullezza, dei quali mi spirava ancor dentro il sentimento, non tanto però che bastasse al bisogno che provavo di rivivere, fors'anche per un minuto, la vita come immaginavo si dovesse in quel punto svolgere in essi. Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa: intorno al ceppo, lassù; innanzi a un Presepe, laggiù; noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena;
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I Re Magi
La notte era senza luna; ma tutta la campagna risplendeva di una luce bianca e uguale come il plenilunio, poiché il Divino era nato; dalla campagna lontana i raggi si diffondevano....
Il Bambino Gesù rideva teneramente, tenendo le braccia aperte verso l'alto, come in atto di adorazione; e l'asino e il bue lo riscaldavano col loro fiato, che fumava nell'aria gelida.
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Il dono di Natale
I cinque fratelli Lobina, tutti pastori, tornavano dai loro ovili, per passare la notte di Natale in famiglia. Era una festa eccezionale, per loro, quell'anno, perché si fidanzava la loro unica sorella, con un giovane molto ricco. Come si usa dunque in Sardegna, il fidanzato doveva mandare un regalo alla sua promessa sposa, e poi andare anche lui a passare la festa con la famiglia di lei. E i cinque fratelli volevano far corona alla sorella, anche per dimostrare al futuro cognato che se non erano ricchi come lui, in cambio erano forti, sani, uniti fra di loro come un gruppo di guerrieri.
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Ave Maria, Gratia plena
Questa la sua venuta? lo mi credeva
di trovarmi davanti a un luminoso prodigio,
quale fu narrato un tempo dal grande Iddio
che in pioggia scese, e sbarre infranse, e sopra Danac cadde;
o pauroso, come quando Semele, ammalata d'amore