La ghirlanda, o corona dell’avvento, è uno degli addobbi che si è diffuso molto negli ultimi anni. In realtà fa parte della nostra tradizione cristiana ma non si conoscono le sue vere origini. Un intreccio circolare di rami sempre verdi di un aureo simbolismo.
Il cerchio indica l’eternità di Dio che non ha né inizio né fine, l’immortalità dell’anima e la vita eterna. I sempreverdi come il pino, l’alloro, il lauro simboleggiano la vittoria sulla sofferenza, la forza, la guarigione; l’agrifoglio ci ricorda la corona di spine di Gesù. Addobbata con ginepro (purificazione), arance (speranza e splendore), melagrana (rinascita, resurrezione). Si narra che Gesù benedicendo gli alberi di Natale, durante la Vigilia, notò un albero ricoperto da ragnatele: quando lo benedisse le ragnatele si trasformarono in ghirlande d’argento e d’oro.
Le popolazioni germaniche pre-cristiane, invece, usavano ghirlande con quattro candele a scadenzare le quattro domeniche che precedono il Natale: ogni domenica il capofamiglia ne accendeva una insieme ai suoi cari in raccoglimento e preghiera.